PON Metro
Investimento
39.950,00 €
Stato dei lavori
Finanziamento:
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“Alimentare il Libertà“ è il progetto con cui l’Associazione culturale Libertà ha partecipato al Bando Urbis, il programma, finanziato attraverso il fondo PON Città Metropolitane 2014/20 (Asse 3, Azione 3.3.1 – Progetto BA3.3.1.g “Urbis” – CUP J99F18000540006), attraverso cui il comune di Bari finanzia attività nelle aree più fragili della città.
IL PROGETTO
Alimentare il Libertà è un progetto che ha come obiettivo quello di restituire alla collettività, nello specifico al quartiere Libertà, uno spazio chiuso da anni e renderlo il luogo fisico della memoria storica del quartiere.
Il progetto propone di offrire conoscenze, esperienze e mezzi professionali che forniscano un più ampio spettro di possibilità lavorative rispetto a quelle attualmente conosciute o immaginabili dagli abitanti del quartiere.
“Alimentare il Libertà” è pertanto volto a raccogliere e raccontare le esperienze degli abitanti del quartiere e le loro vite: la storia passata che arriva dalla memoria dei più anziani, i bisogni degli adulti e le aspirazioni dei più giovani.
La proposta prevede la creazione di attività che prevedono interlocutori partecipi, quali:
- incontri tematici,
- realizzazione di documenti audiovisivi,
- laboratori di riciclo e di professionalizzazione,
- laboratori di visual storytelling.
Alimentare Libertà si pone, quindi, come un punto di incontro in cui far convergere e attirare il pubblico, uno snodo non solo di competenze intellettuali e pratiche, ma anche di relazioni umane che incidano sulla integrazione delle diverse e complesse marginalità del quartiere, portando ad alimentare una nuova libertà.
COME NASCE L’IDEA
Via Napoli è da sempre una delle principali arterie di accesso alla città di Bari; al numero 49, alle porte del centro cittadino, il piano terra di un palazzo di metà Ottocento ha ospitato la principale bottega alimentare della zona, a iniziare dagli anni ’30 del secolo scorso.
Nel 2001, con l’avvento dei centri commerciali, la bottega ha chiuso i battenti dopo 70 anni di attività commerciale, privando il quartiere del suo contributo sul piano delle relazioni sociali e dell’identità locale.
A 18 anni dalla chiusura, il progetto Alimentare Libertà torna a dare vita a quello spazio e si propone di utilizzarlo come un luogo d’incontro di persone che vogliono attuare uno scambio di sapere e memoria e instaurare la pratica del dialogo e della collaborazione come alternativa alla logica della prevaricazione, del conflitto e dell’interesse del singolo a scapito della comunità.
Le proposte nascono dalla conoscenza del quartiere non solo nelle sue caratteristiche odierne, ma anche tramite il recupero della sua storia e dall’individuazione delle sue necessità per un futuro più ricco sia economicamente che umanamente.
OBIETTIVI
Il progetto “Alimentare Libertà” si propone di offrire conoscenze, esperienze e mezzi professionali che forniscano un più ampio spettro di possibilità lavorative rispetto a quelle attualmente conosciute o immaginabili dagli abitanti del quartiere.
Si rivolge a tutti gli abitanti del quartiere, autoctoni o stranieri, giovani e agli anziani, a chi ha sempre vissuto e a chi ci si è ritrovato a viverlo di recente, per scelta o per rifugio.