OBIETTIVI

Promuovere e sostenere la creazione di 12 reti civiche urbane (RCU) finalizzate alla elaborazione e gestione dal basso di programmi organici e multidimensionali di animazione, attivazione comunitaria e di innovazione sociale e culturale

A CHI È RIVOLTO

Associazioni, soggetti del terzo settore, comitati territoriali, parrocchie, fondazioni, imprese, scuole, cittadini

Benefici

Possibilità di elaborazione e gestione dal basso di programmi organici e multidimensionali di animazione, attivazione comunitaria e di innovazione sociale e culturale

Scadenze

30 novembre 2018

 

100%

STATO DI AVANZAMENTO

 

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 INFORMAZIONI

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

 Via Roberto da Bari, 1 – 70122 Bari

 800.018291 (solo da linea urbana)
 080.5238335080.5239746

 urp@comune.bari.it

 Orari
Lun 9.30-13.30
Mar 9.30-13.30 / 14.30-17.30
Mer 9.30-13.30
Gio 9.30-13.3

 

Il programma RCU – Reti Civiche Urbane mira a rafforzare l’identità territoriale e il capitale sociale dei quartieri della città di Bari attraverso l’attivazione e la promozione di processi di partecipazione comunitaria.

Obiettivi di RCU

Il bando RCU ha come obiettivo promuovere e sostenere la creazione di 12 reti civiche urbane finalizzate all’elaborazione e alla gestione dal basso di programmi organici e multidimensionali di animazione, attivazione comunitaria e di innovazione sociale e culturale.

A chi è rivolto

Associazioni, soggetti del terzo settore, comitati territoriali, parrocchie, fondazioni, imprese, scuole e cittadini.

Reti Civiche Urbane: come funzionano

Il Comun di Bari ha suddiviso la città in 12 quartieri, assegnando un budget a ciascuno sulla base di parametri demografici e socio-economici. Tutti i soggetti attivi su ciascun quartiere (associazioni, soggetti del terzo settore, comitati territoriali, parrocchie, fondazioni, imprese, scuole e cittadini) sono invitati a costituirsi in rete civica urbana per elaborare e gestire in forma condivisa un programma (su 18 mesi) di animazione socio-culturale che coinvolga il numero più ampio di residenti.

Ciascuna proposta, modulata sulla base del plafond predefinito, deve essere in grado di mobilitare sul territorio competenze, risorse e conoscenze attraverso pratiche collaborative di ri-significazione dei luoghi e dei riferimenti materiali, simbolici e spaziali dei quartieri. Le Reti Civiche Urbane rappresentano una vera e propria sfida in termini di autodeterminazione e di elaborazione partecipativa di un modello comunitario di cittadinanza attiva.

La dotazione complessiva per questo progetto, finanziato con fondi POC Metro (Programma Operativo Complementare al PON “Città Metropolitane” 2014 – 2020), è di 1.200.000,00 €.

Questi i principi a cui le proposte progettuali dovranno rifarsi:

  • Multidimensionalità: le programmazioni dovranno valorizzare i diversi aspetti di un territorio nella sua dimensione sociale, culturale, ambientale e spaziale, favorendo quanto più possibile l’interdisciplinarità di lettura dei bisogni e di elaborazione delle risposte
  • Territorialità: le programmazioni dovranno tener conto delle specifiche identità del quartiere e dei processi di trasformazione in corso, assegnando un valore e una centralità specifica ad alcuni edifici, spazi pubblici e luoghi che hanno già un significato (storico, culturale o sociale) per le comunità e/o su cui l’Amministrazione sta concentrando degli investimenti (cd. attrattori)
  • Inclusività: le programmazioni dovranno garantire il massimo coinvolgimento di tutti gli attori locali attivi nei vari quartieri (residenti, comitati, associazioni, ecc.) con particolare riferimento ai soggetti fragili (bambini, anziani, diversamente abili, ecc.) per favorire la più ampia partecipazione al programma di sviluppo
  • Sostenibilità: le programmazioni dovranno orientarsi all’auto-sostenibilità nel medio-lungo periodo utilizzando le risorse del presente avviso come volano per generare nuove entrate da reinvestire e/o attrarre nuovi finanziamenti pubblici e/o privati

Ecco alcuni esempi di tipologie di intervento ammissibili:

  • Interventi nel campo dell’inclusione sociale attiva, dell’integrazione e del contrasto alla povertà
  • Interventi nel campo dell’educazione informale, dell’istruzione e della formazione (è esclusa l’attività di formazione professionale di tipo tradizionale così come disciplinata dalla normativa regionale)
  • Interventi in campo artistico (mostre, interventi di arte pubblica ecc.), culturale (eventi, talk, concerti, spettacoli ecc.) e della tutela e promozione del territorio e del patrimonio storico-artistico e culturale
  • Interventi in campo ambientale finalizzati alla salvaguardia, al miglioramento e alla promozione del paesaggio
  • Interventi nel campo della radiodiffusione, dell’editoria e della comunicazione sociale
  • Interventi nel campo dello sport e della pratica dilettantistica
  • Azioni di riqualificazione e riuso di beni pubblici inutilizzati a fini sociali o culturali
  • Interventi nel campo della animazione territoriale e della partecipazione civica (es. forum, OST, laboratori di progettazione ecc.)

Non saranno ammissibili attività di studio e ricerca né di sostegno alle start-up e/o di rafforzamento di nuove imprese commerciali, sociali o di servizi. Non saranno ammessi altresì interventi di ristrutturazione e/o di manutenzione straordinaria di beni, immobili e/o spazi privati.

Clicca sul link per visualizzare le altre opportunità presenti sul portale Bari Innovazione Sociale (BIS).

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