Regione Puglia
Investimento
1.900.000,00 (dotazione totale per progetto Colibrì) €
Stato dei lavori
Finanziamento:
Progettazione:
Gara:
Realizzazione:
Tag
#biblioteche pubbliche #progetto Colibrì #quartiere Carrassi
La biblioteca Cagnazzi fa parte del Progetto Colibrì , la rete cittadina di biblioteche che avrà il suo polo strategico nella Public Library presso la ex Caserma Rossani.
Questo sistema attualmente si compone di un network informale di biblioteche scolastiche, urbane e di quartiere che il Comune di Bari intende costituire in una rete strutturata, organizzata e coerente dal punto di vista dell’identità visiva e degli standard di dotazione e gestione.
Un network che si compone di 11 biblioteche di quartiere e che nel progetto verranno qualificate, rese efficienti e allineate a uno standard condiviso, oltre che connesse attraverso un modello di gestione.
Le biblioteche si distribuiscono sull’intero territorio urbano e precisamente su 11 quartieri: Catino, San Paolo, Libertà, San Girolamo, Marconi, San Cataldo, San Nicola, Murat, Carrassi, Carbonara, Japigia.
Alcune di queste avranno un respiro esclusivamente di quartiere, inserendosi positivamente nei contesti territoriali attraverso una fitta rete di relazioni con le agenzie formative e i soggetti attivi; ad altre saranno affidate anche delle vocazioni tematiche alla scala urbana (biblioteca Storica, biblioteca dei Ragazzi e biblioteca della Legalità).
BIBLIOTECA CAGNAZZI
La biblioteca Cagnazzi è strutturata su un livello al piano terra, su una superficie di mq 325; presenta un’ampia sala di consultazione centrale con scaffali, spazi destinati a ospitare laboratori con pareti vetrate che affacciano sullo spazio comune.
La biblioteca presenta, inoltre, spazi esterni da valorizzare.
Lo spazio di circa 330 mq prevede differenti aree funzionali; lo spazio centrale è destinato a sala lettura e intorno ad esso si distribuiscono le altre sale tematiche:
- la digital room comprensiva dotata di dispositivi per la consultazione di contenuti digitali;
- uno spazio polifunzionale flessibile destinato a fonoteca;
- sala proiezione dotato quindi di dispositivi audio/video oltre che di carrelli con schermi touch screen;
- una ulteriore sala lettura in cui è prevista un’area per le proiezioni;
- gli archivi e i depositi dei libri,
- una segreteria e tutti i blocchi servizi.
La capacità di accoglienza visitatori è di 60 persone, la dotazione libraria di 10.000 volumi.
La biblioteca Cagnazzi ospiterà al suo interno il centro di documentazione e biblioteca “Antonino Caponnetto”, che nasce nell’aprile del 2009 da un’idea della III Circoscrizione Picone – Poggiofranco di Bari (oggi Municipio II) con il sostegno dell’agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata dal Comune di Bari.
Esso nasce innanzitutto dal bisogno di creare “memoria” delle tante e diverse esperienze di educazione alla legalità e alla non-violenza che nel territorio barese, ad iniziare dalla terza Circoscrizione, sono state vissute negli ultimi anni.
Il centro raccoglie materiali prodotti in diversi formati (cartaceo, video, audio, ecc.) risultati dei progetti realizzati dalle scuole, dalle associazioni, dalle parrocchie del territorio: questo lo rende un luogo in cui costruire memoria collettiva e allo stesso tempo guardare al futuro sviluppando idee, progetti, percorsi di educazione alla legalità, alla giustizia e alla non-violenza in rete con scuole, associazioni, parrocchie e tutti quei cittadini, baresi e stranieri, che hanno passione e voglia di migliorare, ogni giorno, l’esistente.
Ospitato presso la sede del Municipio II (Poggiofranco) il centro si sposta presso la biblioteca Cagnazzi di Carrassi dove amplia la sua forma e la sua vocazione anche di quartiere all’interno di un contesto multietnico e socialmente stratificato.
COME MIGLIORA LA VITA DEI CITTADINI
Il concept del progetto COLIBRì – Biblioteche di Bari è quello di sistematizzare e consolidare una rete pubblica di biblioteche di quartiere distribuite su scala urbana che abbiano la capacità di promuovere un’adesione comunitaria attorno ad un modello di diffusione culturale inclusivo, partecipativo, proliferativo e plurale, che sia in grado di interpretare localmente i processi di trasformazione sociale in corso.
In un contesto che presenta un forte policentrismo identitario e morfologico come Bari, l’idea di affermare un sistema di biblioteche di quartiere intese come presidi di prossimità, non solo di lettura, ma anche e soprattutto di promozione culturale in forma multitarget e intergenerazionale, con una stretta relazione con le scuole e le associazioni del territorio, rappresenta per la città una grande potenzialità in termini di affermazione di un modello nuovo di cittadinanza sociale.
La città di Bari, dal punto di vista culturale, registra una forte centralizzazione dei propri contenitori (es. musei, gallerie, teatri, biblioteche centrali e universitarie ecc.) che impattano debolmente sui tessuti semi-periferici e periferici dal punto di vista del coinvolgimento e che al contrario necessitano maggiormente di spazi in grado di aggregare e coinvolgere le realtà locali e le cittadinanze in un discorso comunitario di crescita, di cura, di attivismo e di relazione. Centri culturali che assorbano al proprio interno un pluralismo di funzioni, di linguaggi e di opportunità a disposizione di un’utenza diversificata e in continuo mutamento.
Lette in quest’ottica plurale e proliferativa, le biblioteche di quartiere rappresentano una vera e propria sfida per la città di Bari in termini di infrastrutturazione socio-culturale e di coinvolgimento attivo delle cittadinanze, favorendo il consolidamento di una trama educativa sui quartieri in grado di interloquire e dialogare con l’intero sistema di istruzione e culturale alla scala più ampia.
Un modello reticolare che valorizza le identità e le aspirazioni dei singoli luoghi e si propone al loro interno come centro propulsore di iniziative di cambiamento, di partecipazione e di crescita educativa.